Spese per sè
13 aprile 2008
Ieri sono passata in profumeria. Non quelle super chic, ma quelle per tutti che hanno dal bagno schiuma (che c’è anche al supermercato è costa la metà) al super profumo. Non ho preso nulla, facevo un giro per annusare profumi e perchè era sabato e fa piacere fare un giro tra i profumi.
Mi scappa l’occhio su una ragazza alla cassa. Aveva speso un capitale. Non mi pare abbia comprato chissà cosa, ma la cifra era assurda, di quelle che ci mang due o tre settimane.
Sono rimasta basita, non tanto per la cifra, lo so anche io che in profumeria basta poco e sali a delle cifre alte, ma per l’idea che mi è venuta, guardando quella ragazza che magari si stava anche lei raccontando delle frottole. Conosco più di una persona che, affogata dal lavoro e dagli impegni, regalandosi una crema, un profumo o un trucco costoso si autoconvince di prendersi, in questo modo, cura di sè. Mai un momento di pausa, regalarsi un pomeriggio libero, una sera al cinema, una mattina di sonno o di letto con un libro e un cd di sottofondo. È come se queste persone senza tempo per sè compensassero questa mancanza con gli acquisti, non solo profumi.
A noi donne l’acquisto carino, la spesa anche un po’ folle piace. Non lo nego, anche a me a volte piace. Ma non è mai una valvola di sfogo o almeno lo è solo nelle occasioni straordinarie. Mentre il normale sabato mattina in città prevede sì un giro in profumeria, la tappa davanti alle vetrine e la pausa in libreria, ma spesso si conclude con il giornale, il pane e una chiacchierata con l’amica che ti ha accompagnato. E invece ci sono persone che compensano il non sapersi regalare dei momenti per sè con l’acquisto non importa di che cosa. Triste.
Mi scappa l’occhio su una ragazza alla cassa. Aveva speso un capitale. Non mi pare abbia comprato chissà cosa, ma la cifra era assurda, di quelle che ci mang due o tre settimane.
Sono rimasta basita, non tanto per la cifra, lo so anche io che in profumeria basta poco e sali a delle cifre alte, ma per l’idea che mi è venuta, guardando quella ragazza che magari si stava anche lei raccontando delle frottole. Conosco più di una persona che, affogata dal lavoro e dagli impegni, regalandosi una crema, un profumo o un trucco costoso si autoconvince di prendersi, in questo modo, cura di sè. Mai un momento di pausa, regalarsi un pomeriggio libero, una sera al cinema, una mattina di sonno o di letto con un libro e un cd di sottofondo. È come se queste persone senza tempo per sè compensassero questa mancanza con gli acquisti, non solo profumi.
A noi donne l’acquisto carino, la spesa anche un po’ folle piace. Non lo nego, anche a me a volte piace. Ma non è mai una valvola di sfogo o almeno lo è solo nelle occasioni straordinarie. Mentre il normale sabato mattina in città prevede sì un giro in profumeria, la tappa davanti alle vetrine e la pausa in libreria, ma spesso si conclude con il giornale, il pane e una chiacchierata con l’amica che ti ha accompagnato. E invece ci sono persone che compensano il non sapersi regalare dei momenti per sè con l’acquisto non importa di che cosa. Triste.
Vabbè riflessioni leggere della domenica mattina. Vado a fare il pane e poi a votare, che mi sa che è meglio!
sonia
13 aprile 2008 at 9:56 am
Ma che pena e pena! La tizia ha sicuramente qualcuno che paga per lei.
Beata lei 😉
Leela
13 aprile 2008 at 11:18 am
ecco, a me piacerebbe poter spendere un patrimonio in profumeria. e non solo in profumeria: anche nei negozi di scarpe.
buon voto!
13 aprile 2008 at 1:08 PM
Buon Voto a Te!
14 aprile 2008 at 1:47 PM
@Leela: dici che forse se glielo chidevo poteva pagare anche qualcosa per me?
@Iosempreio: aggiungo anche quelli di borse. Ma un conto è mi piacerebbe, un conto è farlo senza remore.
@Elly: e ora aspettiamo.