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Musica e ricordi

4 giugno 2008

Sto ascoltando Jack Johnson. Surfista, originario delle Haway.
Per me lui significa Parigi d’autunno. E qui capisco che venga da ridere. Ma è così.

La prima volta che l’ho sentito è stata la mattina dell’1 ottobre 2005. Arrivata da pochi giorni a Parigi avevo dormito sul divano di un’amica di un’amica perchè avevo una notte scoperta tra lo studentato internazionale, primo appartamento parigino, e la casa del primo semestre. Non mi ricordo nemmeno il nome di questa ragazza, gentile ad accogliere sul suo divano di un mini studio, dietro République, una mai vista nè sentita (io). Ricordo la tarte au framboise che avevo portato per sdebitarmi e ricordo Jack Johnson.

Da lì in poi lo collego a momenti più o meno felici diq eull’autunno. E in particolare alla prima volta che, dopo 2 mesi, sono tornata a casa. Il pullman della RyanAir che alle 4 della mattina partiva da Porte Maillot, in direzione Beauvais. L’alba, la pioggia e io che ero contenta. I primi mesi, per casini vari, non sono scivolati via tanto facilmente e io mi sentivo di mandare un po’ a quel paese quella tristezza grazie a Jack Johnson e al fatto che me ne stavo tornando qualche giorno a casa.

Il secondo semestre è volato invece via tra sorrisi e divertimenti. Altra colonna sonora. E per fortuna anche risate e allegria.

sonia

7 Responses to “Musica e ricordi”

  1. diVerde Says:

    avere l’opportunità di vivere a parigi dev’essere qualcosa di meraviglioso….


  2. Anche per me i primi mesi parigini non sono stati facili. Poi a dicembre sono tornata a casa per qualche giorno e dopo una ventina di amici mi ha raggiunto nella casa parigina dall`italia e ho passato forse il capodanno piu` bello in assoluto. Alla fine, dopo un anno, non volevo piu` tornare a casa, da Paris, e a volte mi chiedo ancora perche` sono tornata. Ma ormai sono passati 10 anni e sono finita dall`altra parte del mondo.
    zazie

  3. lameringa Says:

    Beh, cara, dopo un anno a Parigi dovresti aver capito che in quella città c’è grossa crisi degli alloggi e che se la tua amica ti ha ospitato è stato perché qualcuno, quando lei ne aveva bisogno, ha ospitato lei e tu l’avrai fatto con qualcun altro. E’ incredibile i rapporti che si creano dopo una notte passata insieme! 😉


  4. Cavoli, non so per quale motivo il mio feedreader non mi avvisa più quando scrivi un nuovo post!

    L’anno prossimo alla Fiera dell’Economia ci vengo anche io!

    Baol

  5. mumita Says:

    Che bella immagine.
    Anche a me piacerebbe vivere a Parigi per un pò, sarebbe bellissimo…
    Ok non voglio essere ingorda, per ora mi accontento di Amsterdam ma non si sa mai!


  6. @DiVerde: confermo, è meraviglioso. Peccato che poi ti rimanga il mal di Parigi e non passa.
    @Zazie: bene e io adesso mi chiedo perchè non torno lì
    @LaMeringa: tutto l’Erasmus è stato uno stranissimo susseguirsi di rapporti nati dal nulla, alcuni ancora duraturi. Ti senti talmente bisognoso di legare con qualcuno che si diventa capaci di fare amicizia in un attimo (e non tutte durano, chiaro).
    @Baol: era già successa sta cosa dei feed, poi si è corretta da sola. Aspettiamo! Per il Festival Economia, segnato!
    @Mumita: pensa che dall’anno scorso hanno inserito montagne di biciclette anche a Parigi! Insomma devo tornare!

  7. poverapazza Says:

    anche io ho ascoltato per la prima volta Jack Johnson nel 2005. Però era maggio, ero a Roma (come sempre!), faceva caldo ed ero felice. E ogni volta che lo ascolto ritorno indietro nel tempo e mi scappa un sorriso 🙂


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